“La tournèe al Bol’šoj di Mosca con “Excelsior” mi spaventava, è stata una grande sfida, ma sono molto soddisfatto di come è andata”. Parola di Makhar Vaziev, il direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, che durante una affollata conferenza stampa di inizio anno, per la prima volta senza traduttore da russo e in un italiano quasi impeccabile, ha annunciato con grande soddisfazione l’apertura della stagione di balletto del Teatro alla Scala.
Una stagione diversa dalle altre perché parte il 20 gennaio proprio con Excelsior (con anteprima per i giovani il 18 gennaio alle 20) mentre per tradizione la compagnia andava in scena in dicembre, mese in cui la compagnia non danzava alla Scala ma era stata invitata al Teatro Bol’šoj.
Il primo corpo di ballo straniero a esibirsi sullo storico palcoscenico dopo il restauro, con uno dei balletti più rappresentativi dello spirito italiano in danza è stato dunque proprio quello scaligero con Excelsior,andato in scena alla Scala per la prima volta nel 1881 (libretto e coreografia di Luigi Manzotti, musica di Romualdo Marengo e scene di Alfredo Edel) ripensata nel 1967 da Crivelli, Dell’Ara, Carpi, Coltellacci. Alla Scala dal ‘74, questa nuova edizione fu rappresentata l’ultima volta al Teatro degli Arcimboldi nel 2002 e in occasione della tournèe di dicembre a Mosca è stata accolta dal pubblico del Bol’šoj con dieci minuti di applausi.
Il balletto era stato realizzato all’epoca per celebrare il trionfo della Luce (si ricorda in questo ruolo la memorabile interpretazione di Carla Fracci) e della Civiltà sull’Oscurantismo e le conquiste del Progresso scientifico che affratella i popoli. Fu un successo assoluto con oltre cento repliche sin dalla prima stagione e proprio per la sua valenza simbolica incarnò lo spirito dei tempi.
“Sono molto soddisfatto del successo ottenuto – ha detto Vaziev – non solo perché per me Exclesior è un balletto molto importante, ma anche perché sono molto contento della compagnia della Scala e perché oggi posso dire di avere dei ballerini giovani molto bravi che a Mosca hanno avuto un grande successo. E non a caso in questa occasione Erish Nezha e Petra Conti sono stati promossi primi ballerini”.
Protagonisti del ritorno di Excelsior alla Scala i Primi Ballerini, i Solisti, il Corpo di Ballo, gli Allievi della Scuola e a impreziosire le prime rappresentazioni, (20, 22 e 25 gennaio) l’étoile Roberto Bolle e l’artista ospite Alina Somova, coppia di star per la prima volta insieme, come infatti commenta Roberto Bolle.
“Quello dello schiavo è un ruolo pirotecnico – afferma - che richiede grande abilità tecnica e potenza fisica. Di solito prediligo ruoli più interpretativi, ma Excelsior è un balletto che affronto volentieri perché è divertente, piace molto al pubblico ed è una produzione indissolubilmente legata al balletto italiano e alla sua storia. Per questo sono felice che venga riproposto in Scala, dove lo ballerò per la prima volta al fianco di Alina Somova, al suo debutto nel ruolo della Civiltà”.
Otto le recite, a partire dal 20 gennaio, di cui una (l’8 febbraio) riservata a Milano Unica, e una pomeridiana nel ciclo Invito alla Scala per Giovani e Anziani.
Come per Don Giovanni, titolo inaugurale della Stagione d’Opera, anche l’inaugurazione della Stagione di Ballo verrà raccontata in diretta su Twitter nella pagina ufficiale del Teatro alla Scala, @teatroallascala, attraverso immagini di backstage e di scena.
E come Don Giovanni, anche Excelsior avrà la sua Anteprima Giovani, la sera del 18 gennaio.
Per loro e per tutti gli appassionati, sempre il 18 gennaio, alle ore 17, è fissato anche il consueto appuntamento per il Ciclo “Prima delle prime - Balletto” che vedrà relatore Marinella Guatterini, in un approfondimento dal titolo “Tra allegoria e positivismo, il ballo grande del Progresso”.
La programmazione del 2012 si svilupperà quindi su sei appuntamenti e sette titoli e in particolare l’attenzione di quest’anno è puntata su “L’altra metà del cielo” con musiche di Vasco Rossi e coreografie di Martha Clarke.
“Sia chiaro che non si tratta di un concerto – ha precisato il direttore del Corpo di Ballo Makhar Vaziev – Vasco Rossi farà una rielaborazione di suoi pezzi noti e ne creerà di nuovi per questa occasione. E’ una persona molto alla mano che è già venuta l’anno scorso a trovare i ballerini e ha voluto incontrarli. Tornerà a vederli poco prima del debutto, mentre la coreografa Martha Clarke ha cominciato già i primi di gennaio a lavorare con i ballerini”.
Lo spettacolo è ovviamente rivolto ad un pubblico giovane e dalla sua passione per la danza e dal suo sguardo sensibile all’universo femminile,Vasco Rossi ha tratto una storia in cui la donna, dall’adolescenza alla maturità, vive in tre personaggi che riassumano tutte le sfumature dell’universo femminile cantate nella sua lunga carriera. Lo spettacolo andrà in scena il 31 marzo, dal 3 al 7 aprile e poi l’11 e il 13 aprile.
A febbraio con “Giselle” si rinnoverà la magia di una coppia ormai entrata nel cuore del pubblico ovvero Roberto Bolle ritroverà Svetlana Zakharova che proprio con questo balletto aveva dato le sue ultime rappresentazioni e che con lo stesso titolo torna alla Scala dopo la maternità.
Tra le altre novità annunciate da Vaziev, oltre ad una probabile tournèe di Raymonda al Coven Garden Londra nel 2015, il progetto di una nuova creazione per la Scala di Alexey Ratmansky considerato dal direttore della Scuola di Ballo scaligera come uno dei migliori coreografi del momento. Nel mese di maggio andrà in scena una sua coreografia intitolata Concerto Dsch con Svetlana Zakharova preceduta da “Margherite and Armand” con le coreografie di Frederic Ashton.
Infine in settembre verrà ripreso “Onegin”di Jhon Cranko con Roberto Bolle e nell’ottobre 2012 Raymonda di Petipa.
Teatro alla Scala 18, 20, 22, 25 gennaio, 4, 8, 9 febbraio 2012